Locate Bergamasco
Chiesa parrocchiale di S. Antonino Martire
Il campanile, a servizio dell’antica chiesa parrocchiale di Sant’Antonino Martire in Locate, fu costruito a partire dal 1591 per opera di Mastro Giosuè da Lugano.
Con l’edificazione della nuova parrocchiale nel 1756 e i suoi successivi ampliamenti, la torre campanaria fu inglobata nella struttura della chiesa, perdendo una delle due porte di accesso che consentiva l’ingresso direttamente dal sagrato.
Nel 1877 si provvide all’intonacatura esterna della torre, che le conferì quel sobrio aspetto che la caratterizza ancora oggi.
Le campane precedenti
Di un primo vero e proprio concerto di campane si ha notizia nel 1854, quando vennero benedetti cinque nuovi bronzi in accordo di Re maggiore, fusi dalla fonderia Bizzozero di Varese.
Nel 1925 si volle dotare il campanile di un nuovo concerto. Fu steso il contratto di acquisto con la Ditta Cavadini e Figlio di Verona, alla quale vennero vendute le cinque vecchie campane. Il nuovo complesso di otto bronzi fu positivamente commentato dal maestro don Andrea Castelli:
“Si tratta di un concerto sulla scala maggiore di Si/b grave dalla voce robusta e rotonda, dall’onda prolungata e pastosa, dall’intonazione sicura e perfetta. Anche l’ornamentazione è curata in ogni sua singola parte e campana; come pure si deve lodare il lavoro di inceppamento che da impressione di equilibrio matematico e affidamento di statica costante. Vive congratulazioni quindi a chi ha ordinato e a chi ha eseguito: la casa del Signore va trattata con magnificenza.”
Il concerto attuale
I fatti della Seconda Guerra Mondiale portarono alla requisizione delle tre campane maggiori. Così nel 1954 si decise di rifondere l’intero concerto aggiungendo il bronzo mancante.
La nuova fusione, ad opera di Luigi Cavadini di Verona, portò alla realizzazione dell’attuale complesso di otto campane in scala di Sib maggiore, per un peso complessivo di 8300 kg.
Dopo circa quarant’anni dall’elettrificazione del concerto e dalla totale asportazione dei sistemi che consentivano ai campanari locali il suono manuale delle campane, nel 2018 la parrocchia ha provveduto alla reinstallazione della tastiera per il suono manuale delle allegrezze.
Questa scelta ha nuovamente aperto le porte del campanile ai campanari, consentendo il recupero e la prosecuzione dell’antica tradizione orobica del suono delle campane.