A partire dalla fine del ‘700 si diffuse sempre di più in area lombarda una certa sensibilità per il suono delle campane.
Molte comunità vollero dotarsi di concerti campanari musicalmente più estesi per rendere più completa l’espressione melodica dei loro campanili.
Motore di questo fenomeno, oltre al progresso tecnologico ed un miglioramento delle condizioni economiche nella regione, fu una certa propensione al campanilismo che spinse spesso le comunità a sforzi economici non indifferenti per potersi dotare di concerti campanari migliori e più grandi delle parrocchie vicine.

Nella provincia di Bergamo questo fenomeno continuò per tutto il corso dell’800 ed i primi decenni del ‘900, arrestandosi soltanto durante i conflitti mondiali e la requisizione bellica del 1943.
Nel 1899 venne installato sul nuovo campanile della parrocchia di Sant’Anna in Borgo Palazzo un concerto di otto campane in Sib2 fuse dalla ditta Giorgio Pruneri di Grosio.
A pochi anni di distanza, nel 1905, fu inaugurato l’imponente campanile di Sant’Alessandro in Colonna, nell’omonimo borgo cittadino. Per l’occasione fu installato sulla torre un poderoso concerto di 12 campane in La2 fuse sempre dai Pruneri di Grosio.

È in questo vivace panorama di inizio secolo che nasce il Gruppo Campanari Città di Bergamo.

Nella città orobica si erano costituiti spontaneamente gruppi di campanari che prestavano servizio nelle proprie parrocchie.
Nel 1905, all’inaugurazione del nuovo concerto di Sant’Alessandro in Colonna, alcuni campanari degli altri quartieri della città accorsero per aiutare ad azionare le nuove campane.
Fu così che si costituì la prima Squadra Campanari Bergamo (ribattezzata successivamente in Gruppo Campanari Città di Bergamo). La Squadra riuniva alcuni tra i più appassionati e abili campanari della città che nelle festività si riunivano nei vari campanili per aiutare i volontari delle parrocchie cittadine ad azionare i loro concerti di campane.